INFORMAZIONI MEDICHE SULL'ECCESSO DI SUDORE e SULL'ARROSSIRE SENZA MOTIVO fornite dal Dott. Marcello Costa Angeli - Chirurgo Generale e Toracico già Dirigente Medico con incarico professionale di eccellente specializzazione per la Patologia del Sistema Nervoso Simpatico della Unità Operativa di Chirurgia Toracica - Ospedale San Gerardo - Monza
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APPROFONDIMENTO - TOSSINA BOTULINICA E IPERIDROSI
Tale trattamento è ideale nella forma di << IPERIDROSI ASCELLARE ISOLATA >> non lo ritengo di prima scelta nella forma localizzata delle mani e dei piedi, dove dosi e impegno medico/paziente ed effetti collaterali la rendono di difficile applicazione. Breve storia sulla tossina botulinica
Durante la seconda guerra mondiale il governo degli U.S.A. stabilì che un gruppo di scienzia Di conseguenza questa terapia si applica in primis ai disordini da eccessiva e/o inappropriata contrazione muscolare; frequentemente si tratta di forma di:
Da responsabile di una pericolosissima tossi-infezione alimentare, la tossina botulinica rappresenta oggi il trattamento di prima scelta in un serie estremamente numerosa di patologie, trasversalmente a molte specialità, con indicazione in costante aumento. Anche se le proprietà sono estremamente allarmanti (come è stato paventato dopo i fatti dell’11 settembre 2001) e viene considerato in natura il veleno più potente ( bastano pochi miliardesimi di grammo per uccidere un essere umano), la finestra terapeutica è del tutto tranquillizzante in quanto le dosi impiegati in terapia sono da 50 a 100 volte inferiori dalla dose letale per l’uomo; non si devono temere effetti indesiderati sul sistema nervoso centrale in quanto la TB-A non supera in modo consistente la barriera ematoencefalica. L’ampio range di applicazione e il cospicuo utilizzo attuale è giustificato anche da:
La tossina botulinica ha grandi vantaggi rispetto alle terapie tradizionali e alla terapia chirurgica, in quanto non comporta una distruzione permanente dei tessuti, e possono essere raggiunti vari gradi di indebolimento muscolare: in ogni caso un eventuale sovradosaggio causa disturbi solamente transitori. Il gradimento dei pazienti in genere è elevato, il costo rapportato alla farmacoterapia alternativa, che (in ogni modo) può essere affiancata, è sicuramente concorrenziale, anche se si devono preventivare, di media, tre somministrazioni annuali.La tossina botulinica generalmente manifesta il suo effetto terapeutico entro due o tre giorni dall’iniezione ; l’effetto raggiunge l’apice intorno alla terza settimana, si protrae fino a tre-quattro mesi, finchè la denervazione chimica (chemodenervazione) è contrastata da una reinnervazione dovuta ad una gemmazione assonale. Nel caso di trattamenti per iperidrosi, il miglioramento è molto duraturo nel tempo, estendendosi fino a 9 mesi. Un 2-3% dei pazienti sono soggetti non-responders sin dall’inizio, mentre un 5-10% sviluppano anticorpi e diventano soggetti non-responders secondari.. La tossina botulinica esiste in otto sierotipi (A, B, D, F, ecc), con utilizzo clinico finora riservato al tipo A; solo da poco è disponibile il sierotipo B (ma in classe C) soprattutto allo scopo di trovare una alternativa per quei pazienti che hanno sviluppato una risposta antigenica per i tipo A. La commercializzazione è di fatto divisa tra una ditta americana ed una inglese con prodotti diversi che complicano la valutazione comparativa dei benefici ( e della spesa); la difficoltà di titolazione, la presenza di eccipienti e leganti costituiti da emoderivati umani e la necessità di mantenere una catena del freddo rappresentano i punti deboli del prodotto. Il costo del prodotto da iniettare nei muscoli (o nelle strutture ghiandolari), venduto in polvere che sarà diluita con soluzione fisiologica, è ancora consistente, variando per seduta da circa 40 euro nel caso di blefarospasmo a circa 400 euro nel caso di spasticità e iperidrosi . La vendita al pubblico è vietata; la scheda specifica che il farmaco, concedibile SSN, è da utilizzare in ospedali e case di cura che possono eseguirla in regime di day hospital o nell’ambito di un ambulatorio specialistico su presentazione di ricetta medica con il consueto ticket.Il frequente utilizzo in patologie di cui non c’è ancora l’approvazione ministeriale richiede la sottoscrizione di un modulo per il consenso informato da parte del paziente. In un certo numero dei casi è necessario prevedere la richiesta di esame EMG perché la infiltrazione in muscoli profondi, di difficile individuazione o di azione particolare, richiede una guida elettromiografica. Persino con guida EMG, la risposta terapeutica può variare consistentemente tra una seduta e l’altra, tra un operatore e l’altro, tra diversi lotti e tipi di prodotto, soprattutto per la difficoltà di standardizzare il punto preciso del muscolo da infiltrare e la diffusione del prodotto a strutture muscolari contigue: viene richiesta una perfetta conoscenza dell’anatomia e una buona esperienza personale. La terapia con tossina, per disposizione ministeriale, deve essere effettuata solamente in centri ospedalieri specializzati di neurologia, di neuropsichiatria infantile, di fisiatria , di ortopedia pediatrica e di oftalmologia (soprattutto nei centri per lo strabismo), dove sia disponibile un'idonea attrezzatura per l'adeguata conservazione e lo smaltimento del prodotto e dove sia presente un'équipe di medici esperti nella somministrazione di questo farmaco e nel monitoraggio dei vantaggi e degli eventuali effetti collaterali dei pazienti cui viene somministrata. Negli ultimi mesi è stata aggiunta una indicazione ministeriale per la spasticità focale dell’arto superiore in pazienti colpiti da ictus ; il trattamento della spasticità, anche da sclerosi multipla e mielopatie, vede una vivace attività applicativa (soprattutto per la correzione del piede equino spastico), di convegnistica e di ricerca, con un promettente sviluppo in campo neuroriabilitativo. In patologie del sistema nervoso si ammette che il sorprendente miglioramento persistente che talora segue un limitato trattamento sia legato ad un resetting centrale. Nei tempi più recenti, i centri dove si praticano le iniezioni di tossina botulinica stanno rapidamente crescendo; nel settore neurologico, che sembra avere la maggior utilizzazione, tale trattamento viene svolto nell’ambito dell’ambulatorio per i disturbi del movimento ed i particolare per le distonie (e movimenti involontari); infatti la distonia, nelle sue varie espressioni, in quanto iperattività muscolare sostenuta patologica, ne rappresenta l’indicazione ottimale. A testimonianza del crescente interesse indirizzato principalmente alle applicazioni cliniche, ricordiamo che negli ultimi dieci anni è stata pubblicata una quantità impressionante di articoli sulla farmacologia e applicazioni cliniche della tossina botulinica. Una ricerca sulla banca dati Medline, in marzo 2002 con la query botulinum toxin, dà 4396 voci, ma con il subheading “therapeutic use” e limitandoci agli studi sull’uomo, dà circa 1500 articoli, di cui 328 review, 299 clinical trials, 115 trials randomizzati e controllati, 51 editoriali, 2 meta-analisi. I lavori sono distribuiti su giornali medici prestigiosi, su riviste di varie specialità (neurologia, oculistica, urologia, otoiatria, pediatria, fisiatria, gastroenterologia, dermatologia, analgesia, medicina estetica) con interessanti lavori di revisione sui periodici per i medici di famiglia, a cura di gruppi prevalentemente americani e tedeschi. Uno degli articoli più importanti è l’ editoriale del NEJM del ‘99 con il curioso titolo di “One man’s poison” in cui si consacra il ruolo “tuttofare” di tale sostanza per la cura di molteplici patologie alcune delle quali vedono la tossina stessa quale principale terapia o tra le terapie di elezione. In particolare viene ribadito il ruolo primario di tale terapia in campo gastroenterologico a partire dalle patologie anorettali quali anismo, ragadi e fistole anali e dove la possibilità di mettere transitoriamente a riposo lo sfintere anale permette la risoluzione definitiva di molteplici disturbi. Vediamo la tossina botulinica in posizione di interessante alternativa alle terapie tradizionali nel trattamento di alcuni tipi di stipsi secondarie, con infiltrazione dei muscoli puborettali, e dell’acalasia, con infiltrazione dello sfintere cardiale. Tra le indicazioni più recenti, possiamo citare il trattamento delle sindromi dolorose: si vide che alcuni pazienti trattati per blefarospasmo ed emispasmo facciale, che presentavano emicrania o cefalea, riferivano una riduzione dell’intensità del dolore e della frequenza delle crisi successivamente ai trattamenti con tossina botulinica al volto. In seguito a questi casi, sono iniziati degli studi controllati per valutare l’efficacia delle infiltrazioni di tossina nei muscoli pericranici in soggetti affetti da cefalea tensiva ed emicrania. L’iperattività della muscolatura pericranica, infatti, è attualmente ritenuta un fattore associato alla cefalea tensiva cronica che può aggravare la sintomatologia dolorosa nell’emicrania. Nella maggior parte degli studi effettuati fino ad ora, la tossina botulinica ha dimostrato una discreta efficacia nel ridurre, sia acutamente che come trattamento di profilassi, il dolore dell’emicrania e della cefalea per circa 4 mesi. Non sono stati riscontrati effetti collaterali significativi. La terapia con tossina botulinica rappresenta, quindi, una nuova possibilità terapeutica nel campo delle cefalee. Indubbiamente, il suo utilizzo deve ancora essere perfezionato, soprattutto in relazione all’adeguata selezione dei pazienti da trattare. Come per l’emicrania, la mancanza di indicazioni riconosciute ha coinvolto recentemente anche la Sicpre (Societa' Italiana di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica) che ha chiesto al ministero della Sanità l’autorizzazione all’impiego della T.B. ai fini estetici allo scopo di consentire, anche in Italia, l' uso legale di una cura anti-rughe adottata in numerosi paesi europei. Un provvedimento in tal senso si rende necessario dopo che, nei mesi scorsi, la magistratura ha indagato penalmente alcuni chirurghi plastici che avevano fatto ricorso sbrigativamente a questa tossina. Per i magistrati il medico doveva infatti spiegare al paziente la natura e i rischi della cura, precisando anche che in Italia non e' stata ancora autorizzata, e ottenendo da lui il cosiddetto consenso informato. Quindi fino ad ora il medico che adopera il botulino per trattamenti estetici commette il reato di lesioni volontarie se non informa adeguatamente e dettagliatamente il paziente. In attesa di una regolarizzazione ministeriale, i pazienti stanno beneficiando del trattamento con la tossina in moltissime situazioni cliniche che sono spesso patologie di confine, comprendendo la correzione di pieghe antiestetiche (corde del collo), la retrazione palpebrale, l’aiuto di funzioni igieniche nei casi di arti e atteggiamenti spastici, le applicazioni odontostomatologiche e i malfunzionamenti occupazionali di sportivi e musicisti. Sembra quindi che, dalla scialorrea alla cefalea, dal tremore alla ritenzione urinaria, dalla correzione estetica alle lombalgie croniche e dal bruxismo alla ipertrofia muscolare, la fantasia del medico sia sfidata in nuove ed inaspettate applicazioni terapeutiche. Probabilmente il futuro vedrà l’espansione ulteriore del suo utilizzo perché si sta già lavorando ad un affinamento del prodotto per una maggiore maneggevolezza e per una più lunga durata d’azione. Se avete bisogno di ulteriori informazioni potrete scrivere una mail a: mangeli@yahoo.com
Data ultimo aggiornamento della pagina :11/09/2020 |
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